Amnesty International : l’Ue cambi approccio sull’immigrazione

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In occasione della riunione dei ministri della Giustizia e degli Affari interni dell’Unione europea (Ue), in programma a Lussemburgo il 5 e 6 giugno, Amnesty International ha rinnovato l’urgente richiesta di porre i diritti dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo al primo posto nelle politiche dell’Ue in tema d’immigrazione e asilo, al fine di salvare vite umane.

Il Consiglio giustizia e affari interni costituirà un’opportunità decisiva affinché gli stati membri s’impegnino a rafforzare le attività di ricerca e soccorso. Gli stati membri dovranno inoltre riflettere sulle cause per cui le persone rischiano la loro vita su imbarcazioni inadatte alla navigazione.Per assicurare davvero un approccio basato sulla protezione, è essenziale aprire canali sicuri d’ingresso in Europa per i rifugiati. Questo può essere fatto attraverso un più alto numero di reinsediamenti, l’incremento dei programmi di ammissione umanitaria e facilitando le riunificazioni familiari.

Il 28 maggio, Amnesty International Italia ha chiesto al ministro dell’Interno Angelino Alfano un incontro di approfondimento in vista della presidenza italiana dell’Ue e chiedendo al governo di sostenere, a partire dall’importante Consiglio giustizia e affari interni, di sostenere le seguenti raccomandazioni all’Ue affinché:

– aumenti la capacità di ricerca e soccorso, in modo concertato, al fine di coprire tutte le maggiori rotte migratorie verso l’Europa, attraverso sia il mar Mediterraneo che il mar Egeo;

– stringa accordi efficaci sullo sbarco a terra delle persone che siano aderenti agli standard internazionali sui diritti umani e al diritto internazionale dei rifugiati;

– si assicuri che gli sbarchi a terra avvengano, in ogni circostanza, in un porto sicuro, essendo questo inteso come luogo in cui i diritti fondamentali dei migranti e dei rifugiati sono protetti e il principio di non respingimento viene rispettato;

– faccia dei diritti umani la pietra angolare di qualsiasi forma di cooperazione internazionale coi paesi terzi, in materia di controllo dell’immigrazione;

– crei canali sicuri di accesso all’Europa per i rifugiati.

 

Fonte: Comunicato stampa AI

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