Direttiva 2014/54/UE sui diritti dei lavoratori comunitari e familiari distaccati

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In vigore dal 21 maggio 2014 la direttiva 2014/54/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione Europea relativa alle ‘Misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori’, che contiene nuove norme volte a garantire una migliore applicazione a livello nazionale del diritto dei cittadini UE di lavorare in un altro Stato membro.

Obiettivo delle nuove disposizioni comunitarie è quello di eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei lavoratori comunitari e dei loro familiari, come la scarsa consapevolezza delle norme UE da parte dei datori di lavoro sia pubblici che privati e le difficoltà incontrate dai lavoratori distaccati nell’ottenere informazioni e assistenza negli Stati membri ospitanti.

Gli Stati membri dovranno mettere in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 21 maggio 2016, garantendo, tra le altre previsioni:

  • la presenza di uno o più organismi a livello nazionale che forniscano un sostegno e assistenza giuridica ai lavoratori migranti dell’UE per quanto riguarda l’applicazione dei loro diritti;
  • una tutela giuridica efficace dei diritti (tra cui, ad esempio, la protezione dalla vittimizzazione per i lavoratori migranti dell’UE che vogliono far valere i loro diritti), gratuita laddove vi siano difficoltà economica delle vittime ;
  • informazioni facilmente accessibili in più di una lingua dell’UE sui diritti di cui godono i lavoratori migranti dell’UE e le persone in cerca di lavoro.

 

La Commissione, in qualità di custode del trattato, continuerà ad avviare procedimenti di infrazione, ove necessario, nei confronti degli Stati membri il cui diritto nazionale non sia in linea con gli obblighi imposti loro dal diritto dell’UE.

Gli Stati membri possono introdurre o mantenere, per quanto riguarda la tutela del principio della parità di trattamento, misure più favorevoli di quelle fissate nella presente direttiva.

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