Strategia nazionale d’inclusione dei rom, dei sinti e dei caminanti

Il nuovo Governo, che ha iniziato il proprio mandato, il 17 novembre 2011, ha  deciso di seguire questa complessa questione, con un approccio interministeriale.

Si è preso atto, da un lato, della necessità, non solo di fornire all’Unione Europea, le risposte che sono fino ad oggi mancate, ma al tempo stesso di segnare una Strategia che possa guidare nei prossimi anni, una  concreta attività di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti (RSC), superando definitivamente la fase emergenziale che, negli anni passati, ha  caratterizzato l’azione soprattutto nelle grandi aree urbane. D’altra  parte, gli assi principali di intervento, investono ruoli, funzioni e  competenze di Amministrazioni diverse, che devono concorrere in maniera  coordinata all’obiettivo che il Governo si è prefissato nella cornice  comunitaria.

Il Ministro perla Cooperazione Internazionalee l’Integrazione è stato,  quindi, investito della responsabilità di costruire, di concerto con i  Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Interno, della Salute,  dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Giustizia, una  cabina di regia delle politiche dei prossimi anni, coinvolgendo le  rappresentanze degli Enti regionali e locali, compresi i Sindaci di  grande aree urbane e le stesse rappresentanze delle comunità Rom, Sinti e  Caminanti presenti in Italia.

Si è dato, quindi, da subito, inizio ad un confronto serrato sulle  metodologie, sulle priorità e sulle risorse. La cabina di regia così  costituita guiderà il processo di integrazione nel tempo, verificando  periodicamente i risultati raggiunti, l’aderenza delle scelte fatte e dei  progetti alle indicazioni dell’Unione Europea, integrando, di volta in volta, le politiche scelte in base alle esperienze e ai bisogni che  si manifesteranno.allegati.e.tavolebuone.prassiallegati.e.tavole