CGUE: Soggiorno permanente del familiare del cittadino UE e separazione

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La Corte di Giustizia dell’Unione europea, con la sentenza del 10 luglio 2014, nella causa C-244/13, ha stabilito che il cittadino di Stato terzo, coniuge del cittadino UE, può acquisire il diritto di soggiorno permanente, previsto dall’art. 16 della direttiva 2004/38, dopo un soggiorno continuativo di 5 anni, sebbene nel corso di tale periodo vi sia stata separazione, sia venuta a cessare la coabitazione e l’effettiva comunanza di vita coniugale e i coniugi abbiano iniziato a convivere con altri partner.
Con tale sentenza, la Corte di Giustizia europea ha ribadito come, ai fini del mantenimento del diritto di soggiorno del coniuge extracomunitario di cittadino UE, il vincolo coniugale non può considerarsi sciolto fintantoché la competente autorità non vi abbia posto fine e ciò non avviene nel caso dei coniugi che vivono semplicemente separati, neppure quando abbiano intenzione di divorziare in seguito. In altri termini, il coniuge non deve necessariamente convivere in permanenza con il cittadino dell’Unione per essere titolare di un diritto derivato di soggiorno (sentenze Diatta, causa C-267/83 e Ilda, causa C-40/2011).

Corte di Giustizia dell’Unione europea, sentenza del 10 luglio 2014, causa C-244/13.

 

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