Tribunale di Roma, sezione II civile, Ordinanza 27 maggio 2013

Seppure debba essere escluso che l’attività amministrativa complessivamente svolta in esecuzione del DPCM 21.5.2008 cd “emergenza Rom” sia stata unicamente mossa dall’intento di realizzare una discriminazione razziale nei confronti della comunità Rom,  l’identificazione mediante rilievi segnaletici, nonché la conservazione dei dati raccolti,  ha avuto come destinatari, in concreto, soprattutto gli appartenenti a detta  comunità. Tale azione, contraria alla legge e invasiva della libertà personale, non è giustificata da alcuna esigenza meritevole di tutela e rappresenta pertanto una discriminazione, che lede il diritto alla reputazione e alla riservatezza degli interessati; ne segue il diritto di questi ultimi al risarcimento del danno non patrimoniale.

Discriminazione etnica –  DPCM 21.5.2008 “emergenza Rom” – finalità di discriminazione degli appartenenti alla etnia Roma – non sussiste  – identificazione e censimento nei campi – rilevazione dattiloscopica –- conservazione dati sensibili – discriminazione su base etnica  e   lesione di reputazione e riservatezza –  sussistono – diritto a risarcimento danni non patrimoniali – sussiste.

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