18 ottobre, giornata europea contro la tratta degli esseri umani: l’Italia può tutelare di più le vittime.

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In occasione della giornata europea contro la tratta degli esseri umani ASGI ricorda la necessità che il Governo faccia di più per assicurare con effettività la tutela e l’assistenza delle vittime di tratta.
In un momento storico in cui il fenomeno non tende certo a diminuire ma, anzi, richiede una attenzione particolare nella fase della identificazione delle vittime, spesso confuse tra i migranti che approdano sulle nostre coste chiedendo la protezione internazionale, persiste una limitata attenzione del Governo italiano al sistema anti – tratta, sotto il profilo del coordinamento degli interventi e della predisposizione di una governance in grado di prevedere politiche complesse, capaci di agire su più direttrici.
Inoltre la debolezza del sistema e’ dovuta al limitato recepimento delle disposizioni contenute nelle fonti internazionali ed europee in materia  da parte dell’Italia.

In particolare, relativamente alla Direttiva 2011/36/UE, il decreto legislativo di recepimento 4 marzo 2014 n. 24 ha mancato di introdurre nell’ordinamento interno alcune importanti disposizioni sotto il profilo della effettiva tutela delle vittime e per il consolidamento di un buon sistema anti-tratta non colmando alcune carenze del sistema che avrebbero potuto contribuire ad un suo sostanziale miglioramento .
La  mancata predisposizione di misure adeguate per la rapida identificazione – previste dalla direttiva europea – comporta forti limiti nella tutela delle vittime soprattutto nella fase del primo contatto tra queste e le Autorità.

ASGI auspica che il Governo provveda ad adottare quanto prima il Piano Nazionale di azione contro la tratta previsto dal D.Lgs. 24/14, contribuendo a colmare, almeno parzialmente, tali importanti lacune.

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