Cittadinanza italiana: la riforma all’esame del Senato

L’Assemblea della Camera ha approvato il 13 ottobre 2015 un testo unificato in materia di cittadinanza. La proposta si concentra sulla questione fondamentale dell’acquisto della cittadinanza da parte dei minori, apportando a tal fine alcune modifiche alla legge sulla cittadinanza (legge 5 febbraio 1992, n. 91).

Il testo, passato con 310 voti favorevoli, 83 astenuti e 66 contrari, passa ora all’esame del Senato della Repubblica.

 

 

La campagna nazionale L’Italia sono anch’io, promossa da 22 organizzazioni della società civile che avevano presentato una proposta di legge di iniziativa popolare per riformare la legge sulla cittadinanza italiana, raccogliendo 200 mila firme necessarie per il deposito in Parlamento il 6 febbraio 2012, considera la riforma ora all’esame del Senato :

“un primo passo avanti, ma il testo va migliorato”

In particolare due sono le questioni su cui le associazioni aderente alla Campagna  chiedono modifiche.

La prima riguarda l’assenza di una norma che consenta la semplificazione delle procedure relative alla naturalizzazione degli adulti, con un trasferimento di competenze dal Ministero dell’Interno ai sindaci e il superamento, attraverso norme certe di riferimento, della discrezionalità che oggi caratterizza le decisioni in materia.

L’altra questione riguarda la previsione di uno ius soli temperato che condiziona il futuro di bambine e bambini alla situazione economica della famiglia, introducendo, col requisito del permesso Ue per lungo soggiornanti di uno dei genitori, una discriminazione che viola l’articolo 3 della Costituzione.

Italia sono anch’io si augura, che, in seconda lettura, la legge venga migliorata superando almeno le criticità più macroscopiche.
Per questo fa appello ai parlamentari perché diano prova di autonomia e senso di responsabilità nel varare una legge che riguarda il futuro del Paese. ( qui il comunicato stampa)

L’attuale testo prevede una disciplina transitoria. Coloro che abbiano maturato i requisiti per l’acquisto iure culturae prima dell’entrata in vigore della legge e abbiano già compiuto i 20 anni di età (termine previsto dalla legge per la dichiarazione di acquisto della cittadinanza), possono fare richiesta di acquisto della cittadinanza entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge, purché residenti in Italia da almeno 5 anni; l’acquisto è escluso nel caso in cui l’interessato sia stato destinatario di provvedimenti di diniego della cittadinanza per motivi di sicurezza della Repubblica o di provvedimenti di espulsione per i medesimi motivi. Resta ferma l’applicazione della normativa a coloro che abbiano maturato i requisiti per l’acquisto iure soli o iure culturae prima dell’entrata in vigore della legge e non abbiano compiuto i 20 anni di età.

Ora l’esame passa al Senato della Repubblica a cui è stato inviato il Testo approvato alla Camera dei Deputati.

 

In questo video girato da Maria Vicari e Luca Dammicco prima dell’approvazione delle modifiche, si parla delle difficoltà e delle frustrazioni vissute da tanti giovani, stranieri solo sulla carta. Ringraziamo gli autori per aver voluto condividere il loro lavoro, in occasione di questo passo in avanti nel riconoscimento dei diritti.(segnalato da Cronachediordinariorazzismo)

 

Qui le dichiarazioni della Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini :

“La Camera ha contribuito oggi ad abbattere un muro, al tempo in cui i muri conoscono una nuova, triste popolarità. Approvando a larga maggioranza il testo unificato di 22 proposte di legge sulla cittadinanza, Montecitorio fa cadere la barriera che per troppo tempo ha tenuto separati tanti giovani e giovanissimi nuovi italiani dai loro compagni di scuola e di gioco. Quando anche il Senato si sarà pronunciato, verrà finalmente meno una disparità di diritti che era ormai insopportabile nell’esperienza quotidiana di centinaia di migliaia di famiglie. E’ un voto che, a dispetto di polemiche e speculazioni, rafforza l’identità nazionale, perché mostra la capacità di includere nuovi cittadini nella nostra cultura, nel nostro sistema di valori, di diritti e doveri. Voglio ringraziare tutte le organizzazioni della società civile, le comunità degli immigrati e le reti delle seconde generazioni per aver incessantemente stimolato in questi anni il Parlamento sul tema. Mi auguro che, dopo questo primo fondamentale passo, si possa individuare un percorso certo anche per il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati adulti”.

La foto è stata realizzata all’interno delle attività della Campagna L’Italia sono Anch’io.


 

Per approfondire

I bambini, cittadini di domani – editoriale di Giovanna Zincone – La Stampa del 14 ottobre 2015

Il gruppo sulle Seconde Generazioni su Facebook – che raccoglie diretta testimonianza dei figli dei migranti, utile per aggiornamenti

Norme sulla cittadinanza – Schede di lettura a cura del Servizio Studi della Camera dei Deputati – Collana: Progetti di legge n°37/2, pubblicato il 25 settembre 2015

Un’analisi di Sergio Briguglio – 15 ottobre 2015

Aggiornamento della Guida ‘’18 anni… in Comune! – I tuoi passi verso la cittadinanza italiana’’, realizzato da Save the Children e Rete G2, iniziato nell’ottobre del 2011, per la promozione della Campagna ‘‘18 anni in Comune”.