Costituisce discriminazione sulla base della nazionalità il comportamento dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che esclude i cittadini europei dalla procedura di selezione per il profilo di operatore doganale; il principio (sovraordinato e a cui il giudice nazionale deve dare applicazione) di libera circolazione dei lavoratori ex art 45 TFUE consente infatti di limitare l’accesso ai cittadini italiani, solo quando il ruolo per cui è bandita la selezione implichi l’esercizio abituale, diretto o indiretto, di pubblici poteri e non quando tale esercizio rappresenti una parte molto ridotta delle attività svolte, come accade nel caso dell’operatore doganale
Pubblico impiego – selezione per operatore doganale presso l’Agenzia delle Dogane – requisito della cittadinanza italiana – esercizio non continuativo di pubblici poteri – art. 45 TFUE – illegittimità del requisito – discriminazione – sussistenza