Quasi uguali.Lombardia, Pediatra per i figli di stranieri irregolari: da oggi con la circolare applicativa il diritto diventa effettivo

Da oggi i minori stranieri con meno di 14 anni, con genitori immigrati senza permesso di soggiorno potranno iscriversi al Servizio Sanitario Regionale della Lombardia. Il diritto all’iscrizione vale anche per i minori comunitari i cui genitori non siano iscritti all’anagrafe.

Lo stabilisce una circolare che è stata oggi diramata a tutte le Asl regionali, con cui si dà attuazione a quanto previsto nelle Linee Guida sulla sanità regionale presentate lo scorso dicembre dalla regione Lombardia a seguito della Causa di discriminazione promossa contro la Regione da Asgi, Avvocati Per Niente, Naga E Anolf – Cisl.
“Dopo aver letto le Linee guida regionali, avevamo segnalato la clamorosa mancata previsione, tra i beneficiari, dei minori figli di cittadini comunitari privi di iscrizione anagrafica (e dunque “irregolari”) che non possono essere esclusi dall’accesso al servizi sanitari, oltre a diversi punti che andavano chiariti, come la necessità di prevedere l’obbligo del pediatra di accettare la visita, la definizione di chiare modalità di accesso agli ambulatori e di rilascio del codice fiscale” affermano le associazioni ricorrenti Asgi, Avvocati Per Niente, Naga E Anolf – Cisl . Questi rilievi sono stati finalmente recepiti nella circolare.
“Non possiamo non rilevare però la permanenza di un principio di non– eguaglianza: i minori saranno iscritti a Sistema Sanitario Regionale, ma non sarà loro assegnato il Pediatra di libera Scelta, contrariamente a quanto avviene per i minori italiani. Stiamo riflettendo se proseguire la causa su questo punto che riteniamo molto rilevante sia in termini di efficacia dell’applicazione della circolare che di effettiva garanzia di un diritto e di una continuità assistenziale.”
Grazie alle indicazioni recepite dalla circolare, dunque, dal 23 gennaio i genitori possono recarsi in una Asl che, accertati i dati anagrafici del minore e la sua età “nei modi resi possibili dalle singole circostanze e secondo canoni di buon senso pratico “, rilascerà un documento cartaceo con il quale gli stessi potranno recarsi da qualsiasi pediatra (eventualmente anche sempre dallo stesso, senza un limite massimo di visite) che fornirà la prestazione e verrà poi pagato direttamente dalla Regione. La circolare conferma inoltre che i minori stranieri, come gli italiani, potranno accedere direttamente agli ambulatori pediatrici senza impegnativa del pediatra.
“Vigileremo sull’effettività del diritto e sull’applicazione corretta delle procedure per promuovere la più completa attuazione dell’accordo Stato Regioni in materia di assistenza sanitaria agli stranieri, già sottoscritto da tutte le Regioni italiane, compresa la Lombardia” ricordano le Associazioni alla Regione che proprio su questo punto hanno promosso una causa per discriminazione contro la Regione.