Tribunale Civile di Roma, sentenza 24999/2015 del 15 dicembre 2015

L’accertamento della condizione di apolidia va esteso non soltanto alla mancanza delle condizioni formali per la verifica del possesso della cittadinanza nel paese di provenienza (o quello con il quale il cittadino straniero ha avuto un legame giuridicamente rilevante), ma anche a quelle sostanziali, da effettuarsi alla stregua delle norme applicabili in quello o in quegli stati con i quali risulti accertato un collegamento effettivo (cfr. Cass.28873/2008 e Cass.25212/2013).

Sulla base della legge di emigrazione cubana (Ley de Migration del 20.9.1976 n.1312) e di quanto costituente in ogni caso fatto notorio, ampiamente divulgato dalle fonti consultabili via internet e comunque risultante dalle deduzioni incontestate di parte attrice nel corso del giudizio, deve ritenersi accertato che il cittadino cubano che si rechi all’estero, dopo undici mesi consecutivi di assenza da Cuba è considerato emigrante con conseguente contrazione dei diritti, attinenti alla sfera privata e pubblica all’interno del territorio cubano.

Anche a voler considerare l’intervenuta modifica di recente operata dal legislatore cubano con il decreto legge 302 in vigore dal 14.1.2013 in punto di emigrazione che a modifica della pregressa normativa estende a 24 mesi il periodo di legittima assenza del cittadino cubano dallo Stato ed elimina il potere di confisca da parte dello Stato dei beni dell’emigrato, in ogni caso trattasi di modifica che non incide sulla condizione dell’istante sia perché costei risulta essersi allontanata da Cuba da almeno 8 anni, sia perché deve ritenersi accertato che decorso il periodo di massimo due anni dall’allontanamento del cittadino dal territorio cubano il medesimo viene privato comunque del diritto di residenza, tanto da dover richiedere un visto d’ingresso per il rientro rimesso alla discrezionalità dell’autorità cubana.

Accertamento dello status di apolidia – cittadini cubani – disconoscimento dei diritti fondamentali connessi alla cittadinanza – condizione di apolide – sussiste

Tribunale Civile di Roma, sentenza del 15.12.2015, n. 24999, est. Galterio, XXX (avv. Pupetti) c. Ministero dell’Interno