Corte d’Appello di Torino, sentenza del 16 gennaio 2017

Costituisce discriminazione l’esclusione dall’iscrizione nel registro dei giornali e periodici di una testata giornalistica a causa della mancata titolarità, da parte del direttore responsabile, della cittadinanza italiana o UE poiché la ratio dell’art. 3 L. n.47/48, che prevede appunto il requisito della cittadinanza, deve essere interpretato conformemente al dettato costituzionale in forza del quale una simile limitazione deve ritenersi contrario ai principi di uguaglianza e ragionevolezza.

Registro dei giornali e periodici – mancata iscrizione per carenza del requisito della cittadinanza italiana o UE del direttore responsabile – art. 3 L. n. 47/48 – ratio della norma – possibilità di interpretazione conforme ai principi costituzionali di uguaglianza e ragionevolezza – illegittimità della mancata iscrizione – discriminazione – sussistenza

Corte d’Appello di Torino, sentenza del 16.1.2017, pres. Grimaldi, rel. Maccarone, ANSI,ASGI,XXX (avv.ti Guariso e Maiorca) c. Ministero della Giustizia (contumace) e Presidente del Tribunale di Torino (contumace)