Escludere da esenzione alla tassa sui rifiuti le confessioni religiose senza intesa con l’Italia viola la Costituzione

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Le Intese tra le confessioni religiose e lo Stato italiano servono ad adattare l’ordinamento italiano alle specificità di ciascuna fede religiosa, non certo a giustificare discriminazioni nei confronti delle altre confessioni religiose che ne sono prive.

ASGI ha inviato una lettera al Comune di Udine  e per conoscenza al Garante regionale per i Diritti alla persona del Friuli Venezia Giulia e all’ Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) in cui segnala che la modifica del Regolamento per l’applicazione dell’imposta unica comunale (IUC) (TARI – IMU – TASI) del Comune, approvata dal Consiglio comunale lunedì 25 febbraio risulta in contrasto con la Carta Costituzionale che difende il principio di laicità e di uguaglianza tra le confessioni religiose dinanzi alla legge e l’esercizio della libertà religiosa.

La Corte Costituzionale ha più volte affermato che eventuali interventi promozionali della libertà religiosa da parte dello Stato e delle istituzioni regionali e locali, quali contributi pubblici o interventi o benefici finanziari o fiscali collegati all’esercizio del culto, non possono essere limitati alla sola confessione cattolica e a quelle che avessero stipulato un’intesa con lo Stato ai sensi dell’art. 8 c. 3 Cost.

In particolare ASGI ha ricordato al Comune di Udine che nella sentenza n. 195/1993 la Corte ha affermato che “il rispetto dei principi di libertà e di uguaglianza (…) va garantito (…) in riferimento al medesimo diritto di tutti gli appartenenti alle diverse fedi o confessioni religiose di fruire delle eventuali facilitazioni disposte in via generale dalla disciplina comune dettata dallo Stato perché ciascuno possa in concreto più agevolmente esercitare il culto della propria fede religiosa”….   “Ne consegue – conclude la Corte Costituzionale- che qualsiasi discriminazione in danno dell’una o dell’altra fede religiosa è costituzionalmente inammissibile in quanto contrasta con il diritto di libertà e con il principio di uguaglianza“.

Auspichiamo che il Comune di Udine cancelli le modifiche discriminatorie immotivatamente approvate” si conclude nella lettera inviata dal Servizio Antidiscriminazione dell’ASGI al Comune.”La decisione di escludere dall’ esenzione da una tassa in maniera illegittima gli edifici di culto delle confessioni prive d’Intesa lede il diritto dei suoi cittadini e appare inammissibile in uno Stato laico in cui vige il rispetto dell’uguaglianza e della libertà di religione“.

 

L’ Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) ha aperto un’istruttoria sul caso.

 

Foto di Lukasz Dziegel da Pexels

 

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