Il datore di lavoro risponde delle molestie razziste del dipendente nei confronti dei colleghi

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Importante decisione del Tribunale di Milano in materia di molestie razziali nell’ambito di una vicenda riguardante alcuni dipendenti di un ristorante che aveva avuto tempo fa una certa eco sulla stampa.

Secondo il Tribunale il datore di lavoro risponde ex art. 2049 c.c. delle molestie poste in essere da un suo dipendente che offende i colleghi con frasi e comportamenti razzisti, a nulla rilevando che questi  non sia stato formalmente inquadrato come superiore delle vittime; è invece sufficiente che i colleghi lo percepiscano come tale, che le mansioni  a lui affidate  abbiano reso possibile o agevolato il comportamento lesivo  e che comunque detto comportamento abbia creato  un ambiente lavorativo non inclusivo e di non accoglienza. Il Tribunale ha condannato in solido il molestatore e il datore di lavoro al risarcimento del danno non patrimoniale subito dalle vittime e a predisporre per tutti i dipendenti un corso finalizzato alla educazione al  rispetto di ogni cittadino indipendentemente dalla provenienza etnica.

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