Nell’ultima puntata del podcast sul Patto europeo su migrazione e asilo, il presidente di ASGI Lorenzo Trucco fa il punto e illustra le criticità principali riscontrate nelle proposte della Commissione Europea.
Il giudizio generale che esprimiamo è estremamente negativo: la Commissione, piuttosto che puntare a un elevamento della tutela dei diritti, si focalizza esclusivamente su strumenti repressivi di gestione della cosiddetta “migrazione irregolare”. Di conseguenza gli strumenti predisposti riguardano quasi esclusivamente il contenimento dei flussi migratori attraverso la cooperazione con paesi terzi di origine e transito, il rafforzamento delle frontiere esterne e il divieto di movimento di secondari.
Le lacune del sistema europeo di gestione delle migrazioni non vengono in alcun modo colmate: non sono infatti previsti strumenti effettivi per consentire l’ingresso regolare dei cittadini stranieri nello spazio UE né si fornisce alcuna risposta alla necessità di prevedere un sistema europeo di ricerca e soccorso in mare efficace.
Dalla breve analisi appare uno scenario oscuro, che minaccia di spostare le lancette del nostro orologio dei diritti umani all’indietro.
Voce narrante e montaggio di Andrea Cegna.
Ascolta “Il patto europeo su immigrazione e asilo” su Spreaker.Il 23 settembre la Commissione europea ha presentato il Patto europeo su migrazione e asilo annunciato dalla Commissione stessa come un nuovo inizio. Contestualmente è stato presentato un ampio pacchetto di riforme che verrano ora sottoposte all’approvazione del Consiglio e del Parlamento. Si tratta davvero un nuovo inizio? Quali sono i punti di continuità e di rottura rispetto ad oggi?
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