
In seguito al suicidio di Moussa Balde del 23 maggio 2021, abbiamo pubblicato il Libro Nero sul CPR di Torino, una raccolta di testimonianze di ordinaria ferocia. Adesso il documento è disponibile anche in inglese e francese.
Il Libro Nero è stato redatto in seguito al suicidio di Moussa Balde, un ragazzo di 22 anni originario della Guinea che era stato vittima di una selvaggia aggressione il 9 maggio 2021 in una strada di Ventimiglia da tre sconosciuti. Dopo un breve ricovero in ospedale, il giovane è stato portato alla Questura di Imperia dove è stato ordinato il trattenimento al CPR di Torino per eseguirne l’espulsione. Nel centro è stato posto in isolamento ed è stato trovato morto il 23 maggio 2021.
La vicenda di Moussa Balde testimonia le molteplici e straordinarie violazioni dei diritti di chi è trattenuto nei CPR italiani. Assistenza sanitaria deficitaria, controllo totalizzante sulla quotidianità dei trattenuti, privazione illegittima del cellulare e ostacoli al diritto di comunicare con l’esterno, condizioni di detenzione degradanti anche per soggetti vulnerabili sono solo alcune delle denunce raccolte nel Libro nero del CPR di Torino – eventi comuni1 anche ad altre strutture presenti nel territorio italiano2.
In seguito alla mobilitazione della società civile, all’interrogazione parlamentare di Erasmo Palazzotto, alle indagini della Procura della Repubblica di Torino, ASGI e il garante delle persone detenute hanno richiesto la chiusura del cd. “ospedaletto” del CPR di Torino. Il Ministero dell’Interno ha comunicato al Garante la “temporanea sospensione dell’utilizzo”, non la sua chiusura, e la richiesta al Provveditorato alle opere pubbliche di interventi strutturali migliorativi.
La dichiarata finalità di riaprire le celle di isolamento in seguito ai citati interventi ripropone il tema dell’assoluta illegalità di tali luoghi, non disciplinati né previsti dalla normativa, e pertanto ASGI ribadisce con fermezza che l’unica iniziativa condivisibile è l’immediata chiusura del cd. ospedaletto e dell’intera struttura, alla luce della documentata violazione degli standard minimi di legalità e decoro.




Note:
- Segnaliamo il recente report Delle pene senza delitti seguito all’accesso presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano, via Corelli n. 28, del Senatore Gregorio De Falco nelle giornate del 5 e 6 giugno 2021.
- Attualmente in Italia sono presenti 10 CPR: Torino, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Ponte Galeria (Roma), Bari, Brindisi Restinco, Macomer (Nuoro), Milano (riaperto alla fine di settembre 2020) Palazzo San Gervasio (riaperto alla fine di febbraio 2021), Caltanissetta (nuovamente operativo dai primi di maggio 2021) e di recente riapertura il CPR di Trapani (nuovamente aperto nel mese di agosto 2021).