Gli sgomberi forzati non possono essere utilizzati come rimedio per la gestione dei flussi migratori stagionali.

Argomenti:sgomberi
Tipologia del contenuto:Comunicati stampa

Durante la stagione della raccolta della frutta nel 2012 il Comune di Saluzzo si era trovato a fronteggiare un inedito afflusso di lavoratori stranieri stagionali giunti da altre zone d’Italia in cerca di lavoro. Nei mesi scorsi, grazie ad un dialogo sul territorio tra autorità locali, Prefettura, Uffici del Lavoro e associazionismo, si era giunti all’elaborazione di un sistema di accoglienza per la gestione del fenomeno volto a rispondere alle esigenze emerse l’anno scorso, prevedendo delle soluzioni per la problematica abitativa.

L’ASGI esprime apprezzamento per i notevoli sforzi organizzativi svolti dalla Città di Saluzzo in tale direzione, ma proprio in considerazione dell’avviamento di tale percorso, non può esimersi dal manifestare il proprio sconcerto in relazione al contenuto dell’ordinanza comunale, datata 28 maggio, con cui il Sindaco dispone il divieto “di ogni forma di campeggio, bivacco, accampamento con roulottes, campers, mezzi meccanici, tende baracche, giacigli e quant’altro sia idoneo a consentire la dimora, seppure temporaneo” : in tal modo viene di fatto ordinato lo sgombero dei lavoratori stagionali, finora giunti sul territorio comunale, in possesso del permesso di soggiorno, in attesa dell’apertura della stagione della raccolta.

La delicata situazione umanitaria, che coinvolge persone legalmente presenti sul territorio, non può essere trattata come un problema di ordine pubblico, in particolar modo quando questo non risulta sussistere.

L’ASGI ricorda come il Comitato Europeo per i diritti sociali, nel condannare l’Italia in un caso di sgombero forzato, abbia sottolineato che “ gli Stati Parte devono assicurarsi che gli sgomberi siano giustificati e che vengano effettuati nel rispetto della dignità degli interessati, e quando siano disponibili abitazioni alternative.”

Se è ben vero che il campo di fortuna dove è alloggiato al momento un consistente numero di migranti, in condizioni di vita inadeguate, potrebbe far nascere problematiche a livello igienico-sanitario, l’unica via percorribile è quella di trovare delle soluzioni alternative, rispettose dei diritti e della dignità dei lavoratori .

L’ASGI chiede pertanto al Comune di Saluzzo, alla Provincia di Cuneo ed in particolar modo alla Protezione civile di intervenire nella gestione della attuale situazione sul territorio, nell’attesa dell’apertura del sistema d’accoglienza, escludendo ingiustificate misure di ordine pubblico.

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