Terza edizione del Libro nero sui respingimenti ai confini interni ed esterni dell’Unione europea

Giovedì 8 dicembre 2022, il Border Violence Monitoring Network, una rete di organizzazioni che monitora e denuncia le violazioni dei diritti umani che vengono perpetrate lungo la rotta balcanica e ai confini interni ed esterni dell’Unione europea, è stata pubblicata un’edizione ampliata e aggiornata del “Libro nero dei respingimenti”.

Dopo una prima edizione, pubblicata nel 2020 ed una seconda edizione nel 2021, il Network ha continuato a raccogliere decine di testimonianze di persone in movimento che hanno subito violenze ed abusi, dimostrando che non si tratta di eventi sporadici o coordinati da singoli Stati membri, ma di azioni sistematiche a livello europeo e contribuendo a supportare azioni di advocacy e di contenzioso.

Nella prima parte del Libro viene spiegato come le modifiche apportate sul piano della “gestione” delle migrazioni, promosse dalla Commissione – quali l’aumento dell’uso delle nuove tecnologie, il Nuovo Patto europeo sulla Migrazione e il rafforzamento dell’Agenzia Frontex dell’UE – siano servite solo a radicare sistemi di asilo più disumani e ingiusti in tutta Europa.

Le testimonianze raccolte confermano una situazione di violazione dei diritti sistematica. Le vittime hanno raccontato come sono state prese a calci, picchiate, insultate, umiliate e detenute arbitrariamente prima di essere respinte illegalmente sia alle frontiere esterne dell’UE che nel profondo del territorio dei suoi Stati membri. In molti casi queste persone sono state sottoposte a trattamenti inumani e torture, come stupri, abusi sessuali, percosse eccessive e prolungate, hanno subito l’uso di taser e di cani, o sono state persino raggiunte da colpi di arma da fuoco oppure scaraventate o lasciate annegare nei fiumi.

ASGI, nell’ambito del progetto MEDEA, ha collaborato nella redazione del Libro, attraverso lo scambio di informazioni e l’elaborazione della sezione relativa all’Italia. L’attività si inserisce nella più ampia collaborazione avviata con il Border Violence Monitoring Network, finalizzata a rafforzare la rete e sviluppare narrazioni alternative e azioni di contrasto all’involuzione del diritto d’asilo in Europa.