Anche i cittadini stranieri possono partecipare al concorso per funzionari del Ministero dell’Interno

Argomenti:giurisprudenza
Tipologia del contenuto:Comunicati stampa//Notizie

Lo ha stabilito il Tribunale di Milano con sentenza depositata ieri. Ora il Ministero dovrà sospendere le procedure concorsuali già avviate e riaprire i termini per consentire la partecipazione delle persone straniere.

La vicenda riguarda un concorso nazionale indetto il 27.05.2024 per il reclutamento di 1.248 funzionari del Ministero dell’Interno.

Il bando riservava l’ammissione ai soli cittadini italiani, richiamando il DPCM 174 del 1994, che consentiva questa limitazione per tutti i posti di lavoro alle dipendenze di alcuni Ministeri.

Contro questa limitazione avevano presentato ricorso ASGI e Avvocati per niente onlus, con il supporto della associazione “Italiani senza cittadinanza”, assistiti dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri.

Ora il Tribunale del lavoro di Milano (giudice Camilla Stefanizzi) ha accolto le ragioni delle associazioni e, richiamando numerosi precedenti della Corte di Giustizia Europea e dei Giudici italiani, ha affermato che quel DPCM non può ritenersi più in vigore e che, anche sulla base delle successive disposizioni di legge (l’art. 38 d.lgs. 165/01), la “riserva di cittadinanza” è applicabile solo ai posti di lavoro ove viene esercitata in modo continuativo un pubblico potere; e non è questo il caso di posti che, come quelli messi a concorso, riguardano funzioni amministrative, finanziarie, contabili o addirittura “linguistiche”.

Tutte le categorie di cittadini stranieri previste dall’art. 38 del citato d.lgs. 165/01 (cittadini europei, familiari di cittadini europei, stranieri titolari del permesso di lungo periodo o titolari di protezione internazionale) dovranno quindi essere ammesse al concorso.

Il Ministero, che aveva proseguito nello svolgimento delle procedure anche nel corso del giudizio, dovrà ora rifare tutto daccapo, riaprendo i termini per le domande e organizzando nuove prove per i cittadini stranieri che saranno ammessi.

Le associazioni che hanno promosso il giudizio esprimono piena soddisfazione per il risultato che rompe il tabù delle persone migranti come inevitabilmente destinate a lavori poveri e marginali, confermando ancora una volta che tutti e tutte, indipendentemente dalla loro cittadinanza, possono essere a pieno titolo parti della collettività, farsi carico degli interessi pubblici e contribuire al bene nazionale.

Milano, 18 febbraio 2025

ASGI – Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione

APN – Avvocati per niente onlus

Italian* senza cittadinanza

Contatti:

ASGI: Ufficio stampa, +39 3894988460

Italian* senza cittadinanza: Benedicta Djumpah, +39 3408657087

Foto in evidenza di Philippe Bout su Unsplash

Argomenti:giurisprudenza
Tipologia del contenuto:Comunicati stampa//Notizie