Strutture come queste non solo non sono adeguate e non rispondono alle esigenze di protezione di una categoria vulnerabile quale appunto quella dei minori tanto più se soli, ma anzi ne compromettono il criterio del superiore interesse ribadito dalle norme, ponendolo in evidente condizione di pregiudizio ed esponendolo a situazioni di rischio.
Dopo essere venuta a conoscenza che molti minori stranieri non accompagnati, giunti nel porto Brindisi a seguito di uno sbarco, sono stati collocati in tende poste all’interno del Centro di Prima Accoglienza di Restinco, l’ASGI ha inviato una lettera alla Prefettura di Brindisi ( e per conoscenza ad altre autorità, tra cui anche la Regione Puglia e l’Autorità Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza) per chiedere un confronto e per evitare il ripetersi di situazioni lesive dei diritti delle persone e dei minori soli.
Successivamente all’invio della lettera, avvenuto nella giornata di venerdì 24 giugno, l’ASGI, nel partecipare ad una visita presso lo stesso centro nell’ambito della Campagna Lasciatecientrare, ha verificato il ripetersi delle illegittimità già segnalate alle autorità . Nel centro, infatti, a seguito di uno sbarco avvenuto ieri, sono nuovamente stati collocati ragazzi stranieri minorenni, nelle condizioni già descritte nella lettera.
Inoltre l’ASGI è venuta a conoscenza che alcuni migranti nonostante la dichiarazione di minore età e persino visibilmente minori, siano stati invece ritenuti maggiorenni alla luce di procedure – approssimative e non conformi alle norme vigenti- di identificazione ed accertamento dell’età.
“Il centro di Restinco non appare in alcun modo un luogo idoneo per l’accoglienza seppure temporanea di minori soli ed anzi la legge ne fa esplicito divieto” dichiarano il presidente dell’ASGI, Avv. Lorenzo Trucco, e la referente regionale, avv. Marina Angiuli.