L’attacco alla funzione sociale dell’avvocato nel Decreto Legge Orlando-Minniti

Argomenti:d.l. 13/2017
Tipologia del contenuto:Analisi giuridica//Notizie//Pubblicazioni

Nell’analizzare le norme introdotte dal Decreto Legge 13/2017, l’ASGI ha rilevato  esplicite limitazioni “all’esercizio della libera professione forense”.

In una nota inviata al Consiglio Nazionale Forense, organo rappresentativo dell’Avvocatura, l’ASGI ha elencato le principali criticità rilevate .

Il Decreto Legge vuole creare un “diritto processuale civile speciale” sul dato della nazionalità.

Così infatti può pacificamente essere definita la nuova (e dimezzata) tutela giurisdizionale per i richiedenti asilo, la quale pare in contrasto con i principi dettati dalla Costituzione in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona, principi ampiamente ribaditi dalla Corte costituzionale in tante occasioni” , dichiara l’avv. Lorenzo Trucco, presidente ASGI, firmatario della lettera.

Si tratta, infatti,  di ” norme manifesto di nessuna utilità pratica che incidono solo nel creare marginalizzazione sociale e costi per un sistema giudiziario già precario“.

L’ASGI ricorda che l’avvocato ha la funzione di garantire al cittadino l’effettività della tutela dei diritti (art. 2, comma 2, L. 247/2012).

Tuttavia, senza i relativi ed ordinari strumenti normativi (contraddittorio, impugnazione, prossimità dei tribunali, accesso al patrocinio a spese dello Stato per la parte rappresentata, ecc.), rileva l’ASGI nella nota al CNF,  sarà molto più arduo per l’avvocato di un richiedente asilo svolgere la funzione voluta dalla Costituzione e dalla legge professionale.

Il decreto Minniti/Orlando costituisce, dunque, un attacco anche alla funzione dell’avvocato ed al suo ruolo nella società, ponendosi in continuità rispetto ad ignobili attacchi giunti di recente da taluni media, secondo i quali i ricorsi in materia di protezione internazionale non farebbero altro che intasare i tribunali ed incidere negativamente sul sistema di patrocinio a spese dello Stato per arricchire i professionisti che, con dedizione, si dedicano alla tutela di tali categorie di persone“conclude l’avvocato Trucco nella nota, chiedendo al CNF di unirsi alle tante voci che hanno criticato l’impostazione fornita dal Governo, volta a limitare la tutela delle persone che necessitano di una adeguata e piena tutela, anche giudiziaria, del bene vita e della dignità e libertà personale.

 

Qui trovate il testo della lettera inviata al Consiglio Nazionale Forense, a cui è stata allegata anche l’analisi del Decreto Legge 13/2017 elaborata dall’ASGI e presentata in sede di audizione il 7 marzo 2017 davanti Commissioni riunite Affari Costituzionali e Giustizia .

Foto credit: Pixabay

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