Report sulla visita al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Caltanissetta

Il report del monitoraggio di ASGI svolto il 21 luglio 2022 nel Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Pian del Lago di Caltanissetta denuncia violazioni di diritti fondamentali e richiama le autorità competenti al rispetto degli standard di legalità.

L’assenza di informazioni sulle procedure che vengono attuate all’interno dei luoghi di trattenimento per l’accesso ai servizi cui hanno diritto i trattenuti e sulle condizioni di detenzione hanno indotto ASGI a formulare un’istanza alla Prefettura di Caltanissetta chiedendo di poter visitare il CPR di Pian del Lago. La visita, autorizzata dalla Prefettura solo a seguito di contenzioso, si è svolta in data 21 luglio 2022.

Il report è frutto non solo di quanto emerso dalla visita, ma anche dal monitoraggio condotto nel corso del tempo e dagli accessi civici generalizzati che hanno permesso di ottenere informazioni e dati sulle modalità in cui viene privata la libertà personale nel CPR di Caltanissetta.

Partendo dal presupposto che l’ASGI ritiene necessaria la messa in discussione di questa forma di privazione della libertà personale, sulla base delle violazioni riscontrate e al fine di rispettare il nucleo di diritti fondamentali che dovrebbero essere universalmente riconosciuti, riportiamo di seguito le nostre richieste e raccomandazioni. 

  • Garantire l’effettività del diritto alla difesa, ponendo le persone trattenute nella condizione di poter contattare il difensore prima dell’udienza di convalida, fornendo pertanto i recapiti telefonici dei difensori e la possibilità concreta di telefonare.

  • Garantire un’informazione piena e completa sul regolamento del centro e sulla normativa in materia di immigrazione e di protezione internazionale, con particolare attenzione alla procedura di riconoscimento della protezione internazionale, le tempistiche e le conseguenze in caso di diniego e di ricorso giurisdizionale. Tali informazioni dovrebbero essere fornite sia attraverso sessioni di gruppo sia attraverso colloqui individuali, da personale specializzato e con l’assistenza di mediatori.

  • Garantire una tutela effettiva del diritto alla salute, che comprenda una adeguata valutazione dell’idoneità al trattenimento all’ingresso nel centro, una verifica periodica delle condizioni fisiche e psichiche delle persone trattenute, effettuata da personale medico-sanitario specializzato, coadiuvato da mediatori culturali; tale verifica dovrà valutare periodicamente anche la persistenza della compatibilità con la vita in comunità ristretta.

  • Prevedere che la somministrazione di psicofarmaci e ansiolitici avvenga solo dietro prescrizione medica, preceduta ad apposita visita psichiatrica presso strutture del SSN.

  • Migliorare le condizioni strutturali del centro per garantire un ambiente dignitoso.

ASGI auspica che il diritto ad accedere e monitorare le condizioni dei CPR venga esercitato da sempre più enti e associazioni, nonché da organi di informazione e rappresentanti di istituzioni pubbliche, al fine di garantire la più ampia diffusione di informazioni e una maggiore conoscenza (e presa di coscienza) da parte della società civile, ritenendo fondamentale che la stessa eserciti un ruolo autonomo di monitoraggio e supervisione in aggiunta a quello che la vigente legislazione demanda alla pubblica amministrazione in particolare laddove la stessa non svolga efficacemente tale ruolo.