ASGI presenterà accessi civici all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per conoscere il contenuto dei rapporti di monitoraggio.
Il 15 novembre 2021 ASGI aveva posto cinque domande all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in relazione ai meccanismi di monitoraggio sui progetti finanziati dall’Agenzia in Libia, per conoscere le modalità di impiego delle risorse pubbliche in un contesto estremamente complesso.
Come ampiamente documentato e segnalato dall’Agenzia stessa, la presenza e connivenza di milizie e reti criminali nelle municipalità e nel tessuto socio amministrativo libico impone la necessità di controllo e monitoraggio stringenti sull’effettivo uso dei fondi in loco, tanto più in mancanza di personale italiano.
In risposta ai quesiti posti da ASGI, in una comunicazione dell’11 gennaio scorso, l’AICS ha restituito in maniera alquanto dettagliata le strategie di monitoraggio implementate dall’agenzia e dalla sede di Tunisi sui progetti in Libia.
Tuttavia, in risposta ai numerosi accessi promossi da ASGI nel corso degli anni, l’AICS non ha mai dato accesso né menzionato i rapporti di monitoraggio. Preoccupa come tale meccanismo di monitoraggio non sia mai emerso neanche riguardo i progetti implementati all’interno dei centri di detenzione.
Facendo seguito alla disponibilità dell’Agenzia nel continuare lo scambio in un’ottica di cooperazione, ASGI ha quindi richiesto di poter visionare i rapporti di monitoraggio dei progetti implementati e in corso nelle municipalità libiche.
La richiesta, sollecitata diverse volte nell’arco degli ultimi tre mesi, non ha mai ricevuto riscontro.
Pertanto, al fine di promuovere una conoscenza diffusa in relazione alla spesa del denaro pubblico e di rendere accessibili le strategie, i contenuti e le garanzie dei programmi implementati, ASGI presenterà formali richieste di accesso civico all’AICS richiedendo l’ostensione dei rapporti di monitoraggio sulle attività effettuate tramite l’Agenzia in Libia.
La risposta dell’AICS
In prima istanza, l’Agenzia ha assicurato che la scelta delle municipalità nelle quali vengono effettuati gli interventi si basa sui bisogni emersi nei comitati di pilotaggio interni all’Agenzia, e prevede uno scambio tra la sede AICS di Tunisi e i partner istituzionali libici. AICS ha assicurato vengono selezionate solo le municipalità maggiormente coinvolte dalla crisi indotta dal conflitto e dalla pressione migratoria.
Anche sulle modalità di identificazione e selezione dei partner locali per l’implementazione dei differenti progetti, riporta l’Agenzia, vi sono elevanti livelli di controllo e apposite procedure.
Viene specificato inoltre che le municipalità non gestiscono in nessun modo le risorse finanziarie, le quali sono gestite interamente dalle OSC vincitrici del bando. Tantopiù che le stesse hanno l’onere di due diligence nei confronti dei propri partner, di cui sono garanti.
Sulla questione del monitoraggio, AICS ha evidenziato che è previsto uno specifico meccanismo per i progetti che non permettono la presenza di personale italiano in loco. Tale meccanismo prevede un Third Party Monitoring (TPM) che verifica la corretta implementazione del progetto, anche attraverso visite sul campo e interviste con beneficiari e stakeholders.. Gli outcome delle azioni di monitoraggio vengono quindi inviati ad AICS con una cadenza che copre l’intero periodo di implementazione del progetto.
Si legge nel documento che AICS assicura il suo impegno a mantenere un controllo contabile-finanziario sui differenti progetti, incrociando appunto i rapporti ricevuto dal TPM con la documentazione finanziaria fornita delle OSCs.
Per approfondire le azioni di ASGI sugli interventi di AICS in Libia: