Le proposte della campagna “L’Italia sono anch’io” per una buona legge sulla cittadinanza

Un passo avanti rispetto alla legislazione vigente ma alcune previsioni e l’assenza di alcune modifiche urgenti alla legge n.91 del 1992 ci preoccupano.Così la  campagna L’Italia sono anch’io sulla riforma della legge sulla cittadinanza.

L‘Assemblea della Camera ha avviato il 28 settembre 2015 l’esame di un testo unificato in materia di cittadinanza. La proposta si concentra sulla questione fondamentale della tutela dell’acquisto della cittadinanza da parte dei minori, apportando a tal fine alcune modifiche alla legge sulla cittadinanza (legge 5 febbraio 1992, n. 91).

Il Comitato promotore della campagna L’Italia sono anch’io, costituito dalle principali organizzazioni nazionali impegnate nella promozione dei diritti dei migranti, segue con grande attenzione la discussione parlamentare sulla riforma della cittadinanza, che ci ha visti protagonisti di una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare firmata da più di 200 mila persone su tutto il territorio nazionale.

Il testo approvato dalla Commissione Affari Costituzionali rappresenta certamente un passo avanti rispetto alla legislazione vigente. Tuttavia alcune previsioni ci preoccupano molto e ci preoccupa anche l’assenza di alcune modifiche urgenti alla legge n.91 del 1992.

Auspichiamo dunque che la Camera dei deputati prenda in considerazione alcune proposte di modifica, volte a:

1. prevedere il requisito del soggiorno legale anziché il possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo da parte di almeno un genitore: quest’ultimo requisito, infatti, implicherebbe una definizione di cittadinanza “per censo”, per cui i bambini nati in Italia verrebbero distinti in base alla capacità economica delle loro famiglie, escludendo dal diritto di acquistare la cittadinanza italiana alla nascita tutti i figli di cittadini stranieri regolarmente soggiornanti che non riescano a soddisfare il requisito di reddito richiesto per l’ottenimento del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; titolo di soggiorno che, inoltre, assai spesso viene illegittimamente negato anche in presenza dei requisiti previsti dalla legge;

2. attribuire il potere di effettuare la dichiarazione di volontà per l’acquisto della cittadinanza del minore ad entrambi i genitori anziché ad uno solo, trattandosi di una scelta particolarmente importante e delicata;

3. consentire, attraverso una norma transitoria, l’acquisto della cittadinanza italiana da parte di chi abbia maturato i requisiti soggettivi previsti dalle nuove norme di legge, ma abbia visto scadere, prima che fosse varata la riforma, i termini temporali da questa previsti, a condizione che ne faccia domanda entro due anni dall’entrata in vigore della nuova legge;

4. adottare una definizione del requisito della “residenza legale” che consenta una maggiore coerenza sistematica della normativa vigente e una semplificazione delle procedure di competenza degli ufficiali di stato civile, nel contempo evitando che un illegittimo rifiuto dell’iscrizione anagrafica abbia come conseguenza anche la perdita del diritto di acquistare la cittadinanza;

5. introdurre norme che consentano di superare gli ostacoli che oggi impediscono a molte persone con disabilità psichica l’acquisto della cittadinanza italiana, discriminandole gravemente, in violazione della Costituzione e della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.

 

Per saperne di più

 

Le proposte della Campagna L’Italia sono anch’io [testo completo]  e gli emendamenti proposti nel testo del disegno di legge

Sul sito della Camera sono pubblicati i dossier e i resoconti utili.

Il testo approvato in Commissione

Il Dossier dell’Ufficio legislativo del 25 settembre 2015

 

 

 

 

 

Foto Credit:Pink Sherbet Photography , Free Child Walking on White Round Spheres Balance CC BY 2.0