Cittadinanza italiana ai figli dei rifugiati, in arrivo una circolare

«Stiamo mettendo a punto una circolare interpretativa che ormai è quasi pronta e in emanazione a breve scadenza».
Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Domenico Manzione, ha annunciato la pubblicazione di una circolare che estenderà il diritto di acquisire la cittadinanza da parte dei figli di cittadini stranieri titolari di protezione internazionale, in analogia al riconoscimento che ora già spetta ai figli degli apolidi (per i genitori invece resta l’iter ordinario). L’articolo 1 della Legge 91/92 n. 5 stabilisce che è «cittadino per nascita» – oltre a chi è figlio di padre o madre cittadini italiani – anche «chi è nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi».
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha espresso apprezzamento per l’intenzione del Ministero dell’Interno, ricordando che l’attuale normativa sulla cittadinanza prevede che nella sua applicazione la condizione del rifugiato e quelle dell’apolide siano equiparati.
La circolare, dunque, chiarirà, secondo l’UNHCR, che in ragione di tale equiparazione anche il figlio nato in Italia di genitori rifugiati possa ottenere la cittadinanza italiana.
“E’ la stessa Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato ad impegnare gli Stati contraenti a facilitare l’acquisizione della cittadinanza per i rifugiati.” afferma Laurens Jolles, Delegato UNHCR per il Sud Europa.