Gli stati membri rilascino gli immigrati detenuti durante la crisi del Covid-19

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“Chiedo a tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa di rivedere la situazione dei richiedenti asilo respinti e dei migranti irregolari in centri di detenzione e di procedere al loro rilascio nella massima misura possibile” afferma la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatović in una dichiarazione rilasciata il 26 marzo 2020.

Di fronte alla pandemia globale di Covid-19, numerosi Stati membri hanno dovuto sospendere i rimpatri forzati di persone non più autorizzate a rimanere nei loro territori, compresi i cosiddetti rimpatri di Dublino, e non è chiaro quando potranno essere ripresi. Secondo la normativa in materia di diritti umani, la detenzione dei migranti a fini di rimpatrio può essere legittima solo qualora il rimpatrio possa effettivamente avere luogo. Al momento, è evidente che in molti casi questa non è una prospettiva concreta. Inoltre, generalmente le strutture di detenzione offrono ai migranti e al personale scarse possibilità di mantenere il distanziamento sociale e attuare altre misure di protezione contro l’infezione da Covid-19.

Rilasci sono stati registrati in numerosi Stati membri, tra cui Belgio, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito. Quest’ultimo ha appena annunciato una revisione della situazione di tutti i migranti nei centri di detenzione. Ora è importante che tale processo venga portato avanti e che altri Stati membri procedano allo stesso modo. La priorità dovrebbe essere assegnata al rilascio delle persone più vulnerabili. Poiché la detenzione dei minori migranti, siano essi non accompagnati o con le loro famiglie, non è mai nel loro migliore interesse, questi dovrebbero essere rilasciati immediatamente. Le autorità degli Stati membri dovrebbero inoltre astenersi dall’emettere nuovi ordini di detenzione per le persone che hanno scarse probabilità di essere rimpatriate nel prossimo futuro.

Gli Stati membri dovrebbero inoltre assicurare che le persone rilasciate dai centri di detenzione abbiano adeguato accesso a un alloggio e ai servizi di base, compresa l’assistenza sanitaria. Questo è necessario per tutelare la loro dignità e anche per proteggere la salute pubblica negli Stati membri.

Il rilascio degli immigrati detenuti è solo una delle misure che gli Stati membri possono prendere durante la pandemia di Covid-19 per proteggere i diritti delle persone private della loro libertà in generale, come anche quelli dei richiedenti asilo e dei migranti.

ASGI ha approfondito il tema nel documento Covid-19, l’impatto sui diritti delle cittadine e cittadini stranieri e le misure di tutela necessarie, sottoscritto da centinaia di cittadini e associazioni nazionali e internazionali.


Photo by Silas Köhler on Unsplash

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