Il sito del comune toscano riportava informazioni errate circa i beneficiari dell’assegno famiglie numerose previsto all’art. 65 l. 448/98: secondo quanto pubblicato, solo i cittadini italiani e dell’Unione potevano fare domanda per tale prestazione.
Il servizio antidiscriminazione di ASGI è intervenuto segnalando l’illegittimità del requisito, in primo luogo poiché secondo la legge nazionale, è consentito l’accesso al beneficio ai titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo e ai familiari non comunitari di cittadini comunitari (art. 7, L. 97/13), nonché ai titolari di protezione internazionale (circolare INPS n. 9 del 22.01.2010).
In secondo luogo l’associazione ha ricordato che, a seguito della sentenza della Corte di Giusitiza dell’UE “Martniez” la prestazione è stata estesa ai titolari di permesso unico lavoro, grazie alla copertura fornita dall’art. 12 della direttiva 98/2011/UE
Fortunatamente, il Comune di Arezzo ha riscontrato positivamente le contestazioni, giusto in tempo per consentire a tutti gli aventi diritto di presentare la domanda di assegno per il 2019 entro la data di scadenza del 31 gennaio 2020.
ASGI invita dunque a monitorare le informazioni presenti sui siti dei Comuni italiani e, nel caso fossero errate, a segnalarlo al Servizio antidiscriminazione inviando una mail a antidiscriminazione@asgi.it