Con due sentenze depositate oggi la Corte di Giustizia ha messo fine a una anomalia del regime italiano degli assegni familiari: secondo la legge italiana il lavoratore italiano può computare il proprio nucleo familiare (ai fini del diritto agli assegni) inserendo nel nucleo anche i familiari residenti all’estero, mentre il lavoratore straniero, pur versando all’INPS i medesimi contributi, può inserire nel nucleo familiare solo i familiari residenti in Italia: con la conseguenza che, a seconda del numero di familiari o del reddito, può restare totalmente privo di assegni o può percepirlo in misura inferiore all’italiano.
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