Palazzago come Lodi: per il Tribunale di Bergamo è discriminatorio chiedere documenti aggiuntivi agli stranieri per accedere alle prestazioni sociali

Tipologia del contenuto:Comunicati stampa//Notizie

Dopo la pronuncia del Tribunale di Milano che ha ordinato al Comune di Lodi di modificare il regolamento discriminatorio che prevedeva la richiesta di documenti aggiuntivi per gli stranieri, cade anche il regolamento di Palazzago che, nell’agosto 2017, era stato modificato per introdurre una previsione analoga a quella di Lodi.

Il caso di Palazzago è ancora più clamoroso perché il Comune ha preteso di applicare la richiesta di documenti dei paesi di origine non solo alle prestazioni comunali, ma anche a quelle regolate da norme nazionali (assegno di maternità e assegno famiglie numerose) per le quali la legge prevede la presentazione della domanda al Comune sulla base dell’ISEE e il pagamento a carico dell’INPS

Un cittadino marocchino si è quindi visto respingere la domanda di assegno al nucleo familiare numeroso perché, pur essendo in possesso di un ISEE inferiore ai limiti di legge, non aveva presentato i documenti del paese di origine.

Tramite la CGIL di Bergamo e con l’assistenza degli avvocati Alberto Guariso, Giulia Vicini e Ilaria Traina di ASGI ha quindi promosso ricorso al Tribunale di Bergamo, che oggi (giudice Monica Bertoncini) ha depositato la decisione con la quale ha dichiarato discriminatorio il comportamento del Comune “per aver ritenuto incompleta la domanda di assegno ai nuclei familiari per il fatto di non aver presentato “certificazioni o attestazioni rilasciarti dalla competente autorità estera relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare”, ordinando al Comune di accogliere la domanda dell’interessato.

La CGIL di Bergamo, unitamente ad ASGI, ha inviato immediatamente una lettera al Comune invitandolo, anche sulla base di questa decisione, a revocare le modifiche del regolamento. Qualora il Comune non dovesse aderire, si renderà necessaria una nuova azione giudiziaria come quella di Lodi.

CGIL e ASGI confidano tuttavia che il Comune di Palazzago –  come le poche altre amministrazioni che ancora pretendono di applicare queste regole prive di fondamento giuridico –   faccia definitivamente retromarcia e garantisca a italiani e stranieri l’accesso alle prestazioni sociali a parità di condizioni, sulla base della attestazione ISEE.

CGIL BERGAMO

ASGI – Associazioni Studi Giuridici sull’immigrazione 3515542008

L’ordinanza

Tipologia del contenuto:Comunicati stampa//Notizie