Reddito di cittadinanza e residenza decennale: interpellanza in Parlamento

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Il servizio antidiscriminazione ha contribuito alla redazione di un’interpellanza parlamentare, presentata il 18 gennaio u.s., dall’on. Doriana Sarli insieme ad altri Parlamentari, sulla questione delle revoche del reddito di cittadinanza e delle richieste di restituzione dell’indebito da parte dell’INPS.

Nell’ultimo mese del 2021 e con l’inizio del 2022, sono giunte migliaia di richieste di restituzione delle somme percepite da persone straniere senza il requisito dei 10 anni di residenza.

Dall’osservatorio INPS sul RDC emerge che nel 2021 sono più di 103.000 i nuclei revocati dal diritto. Di questi, almeno il 30% potrebbe essere stati revocati per l’assenza del requisito di lungo residenza.

Si tratta di una crisi sociale davvero grave, posto che la maggior parte di queste persone ha agito in buona fede e ora non è in grado di restituire le somme richieste dall’INPS.

Abbiamo gia’ segnalato tale problematica auspicando un intervento legislativo di modifica del requisito della lungo residenza.

Purtroppo il governo ha, per l’ennesima volta, disatteso le aspettative non accogliendo le proposte formulate dall’ apposita Commissione di riforma presieduta dalla Prof.ssa Saraceno.

La Deputata Doriana Sarli, insieme ad altri Parlamentari, ha presentato una interpellanza al Ministro del Lavoro che si conclude con le seguenti richieste:

-quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla procedura EU Pilot, numero EUP (2021)10017 applicata dalla Commissione europea nei confronti dell’Italia;
-se il Ministro interpellato sia a conoscenza dell’entità del numero delle istanze di revoca del reddito di cittadinanza a causa della mancanza del requisito di residenza decennale nel nostro Paese;
-se sia a conoscenza del numero delle indennità di reddito di cittadinanza recuperate dalla pubblica amministrazione poiché indebitamente attribuite e quante di queste operazioni siano riferite al mancato requisito dei dieci anni di residenza;
-se il Governo non ritenga d’intraprendere un’iniziativa normativa per ridurre il requisito degli anni di residenza per l’accesso al reddito di cittadinanza;
-se non ritenga di intraprendere ulteriori iniziative normative al fine di sospendere le richieste di restituzione del reddito di cittadinanza fino alla definizione della questione in sede europea, ipotizzando che un’eventuale procedura d’infrazione del diritto dell’Unione europea verso l’Italia possa influire sulle richieste di restituzione.

Il testo dell’interpellanza

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