Crotone, minore straniero solo trattenuto da 5 mesi nel centro di accoglienza, la CEDU condanna nuovamente l’Italia

ragazzi che giocano visti da dietro una rete, foto in bianco e nero

La Corte Europea dei Diritti Umani ha ordinato al Governo italiano l’immediato trasferimento dal centro di accoglienza Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone) di un minore trattenuto dal 24 giugno 2023 in condizioni materiali degradanti.

Il minore, diversamente da quanto dovrebbe avvenire, è stato trattenuto in condizioni degradate e totalmente inadeguate dalla data del 24 giugno 2023, in una situazione di fortissimo isolamento, senza alcuna effettiva possibilità di reclamare il rispetto dei propri diritti. 

Il 1° dicembre è stato quindi presentato un ricorso d’urgenza alla Corte Europea dei Diritti Umani, contestando la violazione del diritto alla libertà personale del minore (art. 5, parr. 1, 2 e 4 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo), e del divieto di trattamenti inumani e degradanti nel predisporre le misure di accoglienza in suo favore (art. 3 della Convenzione).

A pochi giorni dalla presentazione del ricorso da parte di ASGI, il 5 dicembre 2023 la Corte ha ordinato di trasferire il minore : la decisione dovrà ora essere eseguita dalla Prefettura di Crotone e dal Ministero dell’Interno. 

Questo caso conferma la situazione particolarmente grave su tutto il territorio calabrese riguardo la condizione dei minori stranieri non accompagnati (MNSA).

In Calabria infatti, è operativo il centro di accoglienza di Crotone che, fra le varie attività, svolge funzione di accoglienza di minori stranieri non accompagnati. 

Tuttavia il trattenimento sostanziale e informale dei minori che si registra è totalmente illegittimo ed in aperta violazione della normativa vigente e delle riserve di legge e giurisdizione previste dall’art. 13 della Costituzione italiana che sancisce l’inviolabilità del diritto alla libertà personale.

I minori, infatti, non potrebbero essere ospitati all’interno del centro, stante la sua configurazione giuridica, ma vi permangono in mancanza di adeguati servizi per periodi che possono raggiungere durate considerevoli, alcune volte fino alla maggiore età, in condizioni materiali di permanenza inadeguate ed illegittimamente privati della libertà personale.

Di questa situazione è stato chiamato a rispondere il Ministero dell’Interno attraverso un’interrogazione parlamentare presentata recentemente a seguito delle informazioni raccolte da una visita di una delegazione ASGI in visita al Cara di Sant’Anna. 

La decisione della CEDU del 5 dicembre 2023 conferma il quadro allarmante di trattenimento generalizzato dei minori stranieri non accompagnati che sistematicamente vedono violati i loro diritti e mancata la loro tutela, non solo in Calabria ma anche in diversi luoghi di frontiera italiani, come ad esempio in Sicilia, in Puglia e negli hotspot di Lampedusa, Pozzallo e Taranto.

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