Il Comune di Torino ha prorogato sino al 31 luglio 2023 la scadenza dell’ottavo bando per l’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale, inizialmente prevista per la data odierna, al fine di ammettere i cittadini privi del requisito “dei 5 anni di residenza o attività lavorativa nel territorio regionale con almeno tre anni, anche non continuativi, a Torino”, previsto dalla legge regionale. Anche i Comuni di Cuneo e Ovada hanno agito nello stesso senso.
ASGI, dopo aver più volte invitato la Regione Piemonte a modificare il requisito dei 5 anni di residenza in Regione senza ricevere alcun riscontro, ha depositato un ricorso al Tribunale ordinario di Torino chiedendo al Giudice di sollevare la questione di legittimità costituzionale per violazione dell’art. 3. Ha chiamato in causa anche il Comune di Torino che aveva appena pubblicato un bando ERP applicando i requisiti di cui alla l.r. n. 3/2010.
Nelle more del giudizio, ASGI ha nuovamente chiesto al Comune di Torino di derogare alla legge regionale e di modificare il bando, stante la ormai granitica giurisprudenza costituzionale sul punto.
Il Comune di Torino, sposando pienamente le ragioni di ASGI, ha accolto la richiesta. Scrive infatti il Comune nel proprio comunicato stampa: “in attesa del pronunciamento del Tribunale di Torino, la Città ritiene opportuno prorogare il bando, fissando una nuova scadenza per consentire anche ai cittadini non in possesso del citato requisito di essere ammessi nell’elenco dei partecipanti “con riserva”. Questo consentirà di prevenire ogni possibile condanna a carico della Città nel caso di accoglimento del ricorso proposto dall’ASGI e di rendere maggiormente efficiente la gestione delle graduatorie del bando generale, nel rispetto del principio di non discriminazione.”
Anche i Comuni di Cuneo e Ovada hanno risposto all’invito di ASGI ad adeguarsi alla giurisprudenza della Corte Costituzionale con il quale si chiedeva in particolare di:
- di prolungare o riaprire i termini di presentazione delle domande, dando comunicazione al pubblico della possibilità di presentare domanda anche in assenza del requisito quinquennale;
- di inserire con riserva in graduatoria tutti i richiedenti privi del requisito assegnando i
relativi punteggi;
Il Comune di Cuneo ha prorogato il bando al 16 giugno, modificando la precedente scadenza del 18 maggio e disponendo l’accettazione delle domande e l’inserimento in graduatoria con riserva, assegnando i relativi punteggi.
Il Comune di Ovada ha prorogato sino al 30 giugno dando la seguente comunicazione: “I termini sono stati riaperti in via cautelativa per dare la possibilità di partecipare al Bando anche a coloro che non possiedono il requisito quinquennale di residenza nel territorio regionale, in seguito alle sollecitazioni ricevute dall’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione – ASGI di Torino, che ha evidenziato problemi di illegittimità costituzionale del requisito della residenza protratta previsto espressamente dalla Legge regionale n. 3/2010.”
ASGI esprime soddisfazione per questo risultato: l’attività di advocacy svolta nei confronti dei Comuni e il coordinamento con i nodi antidiscriminazione della città metropolitana e delle province dimostra che le istituzioni pubbliche possono, in ossequio al principio di buona amministrazione e collaborazione tra istituzioni, prendersi la responsabilità di derogare a una legge regionale che verrà ben presto dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale come avvenuto con la Lombardia e la Liguria (e come presumibilmente avverrà nei prossimi mesi per la l.r. del Veneto)
Aggiornamento (08.06.2023): In seguito alla pubblicazione dell’articolo, anche il Comune di Borgaro Torinese ha prorogato i termini di presentazione delle domande al 17 luglio e disposto l’accettazione con riserva per coloro che non siano in possesso del requisito.
Auspichiamo che anche i Comuni di Bianzè, Omegna e Casale Corte Cerro provvedano ad adeguarsi nelle prossime settimane.