Nel corso del 2018 fino ai primi mesi del 2019, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, anche nell’ambito del progetto Sciabaca – Oltre il Confine tramite gli avvocati Fachile, Cecchini, Gennari, Leo e Crescini, ha predisposto ed inoltrato alla pubblica amministrazione 37 accessi civici oltre alle relative richieste di riesame, in 4 casi è stato presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio e in un caso si è presentato ricorso in appello al Consiglio di stato.
Le richieste di accesso civico si sono concentrate su quattro settori che sono stati considerati strategici sia al fine di definire i contorni dei limiti dell’applicazione dell’istituto dell’accesso civico, sia nella raccolta di informazioni relative alle politiche italiane ed europee in materia di diritto d’asilo e di immigrazione:
- accesso agli accordi bilaterali siglati tra Italia e paesi terzi non pubblicati;
- accesso alle informazioni relative alle richieste di soccorso pervenute al centro di coordinamento dei soccorsi di Roma da parte di imbarcazioni di migranti in distress e le relative istruzioni impartite per prestare soccorso;
- accesso alle informazioni concernenti la destinazione dei fondi italiani ed europei volti anche al controllo dei confini;
- accesso ai fondi italiani ed europei utilizzati per la gestione dei centri di detenzione in Libia .
L’articolo 1, comma 621, della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017), ha istituto un fondo per l’Africa con una dotazione di 200 milioni di euro volta a finanziare interventi straordinari di cooperazione allo sviluppo al fine di «rilanciare il dialogo e la cooperazione internazionale con i paesi africani di importanza prioritaria per le rotte migratorie», da attuare tramite un decreto che è stato poi emanato il 1° febbraio 2017 dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale (1) .
Con Delibere dell’On. Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale del 23.10.2017 e del 16/11/2017 , sono state rispettivamente approvate – a valere sul Fondo Africa – le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo :
- AID11273 “Iniziativa di Primissima Emergenza a favore della popolazione dei centri migranti e rifugiati di Tarek Al Sika, Tarek Al Matar e Tajoura in Libia”
- AID11242 “Iniziativa di Emergenza a favore dei gruppi vulnerabili in Libia attraverso interventi umanitari nei centri migranti e rifugiati di Gharyan, Sabratha, Zwara, Khoms, Garabulli e di rafforzamento dei servizi sanitari di protezione delle comunità libiche ospitanti” . [2]
In seguito all’approvazione, è stato predisposto dall’AICS specifico Bando per la selezione di soggetti no profit per la realizzazione in loco dei progetti in favore della popolazione migrante in Libia – con un fondo disponibile di Euro 2 ml.
In risposta alle Call for Proposals [3] pubblicate rispettivamente a novembre 2017 (AID11273), a gennaio e agosto 2018 (AID11242), varie organizzazioni non governative italiane hanno presentato ed implementato progetti di assistenza e di miglioramento delle condizioni di trattenimento nei centri di detenzione in Libia.
Gli avvocati sopraindicati hanno presentato richiesta di accesso civico al Ministero degli Affari Esteri e alla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo al fine di poter avere accesso alle informazioni concernenti le attività implementate, la tipologia degli interventi, i centri destinatari, le associazioni libiche che svolgono le attività in subappalto in relazione ai progetti delle seguenti organizzazioni non governative italiane: HelpCode, CESVI, CEFA, Emergenza Sorrisi, Terre des Hommes.
L’ A.I.C.S. ha risposto tempestivamente alle richieste di accesso inviando i rendiconti annuali e periodici, i contratti di subappalto con le associazioni libiche (oscurando tutti i dati di quest’ultima), il rendiconto narrativo delle attività svolto.
Si pubblica quindi quanto ricevuto, dal quale emerge senz’altro la tipologia delle attività svolte all’interno dei campi che variano dalla fornitura di beni di prima necessità alla ristrutturazione dei luoghi.
Non è stato possibile ricostruire quali fossero i campi in cui l’intervento delle ONG è effettivamente prestato né quali sono le attività svolte dalle associazioni appaltate tra quelle indicate nel rendiconto.
NOTE
[1] https://www.cliclavoro.gov.it/Normative/Legge-11-dicembre-2016-n.232.pdf
[2] A seguito della loro successiva chiusura, il centro di Garabulli è stato sostituito con quello di Janzour, mentre quello di Gharyan con i centri Tarek al-Matar, Tarek-al Sikka, Salaheldine, Bousmin e Ain Zara.
[3] Libia AID 11273 https://www.aics.gov.it/home-ita/opportunita/area-osc/bandi-no-profit-emergenza/
Interventi di cooperazione italiana in Libia – Documentazione raccolta tramite accesso civico su
AID11242
Call for proposals 17 gennaio 2018
Call for proposals 22 agosto 2018
Richiesta accesso civico a Emergenza Sorrisi
Lettera all’avv. Salvatore Fachile
Accordo di collaborazione – n.2
Richiesta accesso civico a HelpCode
Richiesta accesso civico a Terres des Hommes
Lettera all’avv Giulia Crescini
Piano finanziario – Tabella Riepilogativa
Interventi di cooperazione italiana in Libia – Documentazione raccolta tramite accesso civico su
AID11273
Richiesta accesso civico a Emergenza Sorrisi
Lettera all’avv. Cristina Cecchini
Richiesta accesso civico a CEFA
Lettera all’avv. Giulia Crescini
Rapporto finanziario intermedio
Accordo di collaborazione n. 2
Richiesta di accesso civico a CESVI
Lettera dell’avv. Lucia Gennari
Comunicazioni su accordi di collaborazione
Richiesta di accesso civico a Helpcode
Lettera all’avv. Salvatore Fachile