Rimpatri volontari dalla Tunisia: i finanziamenti italiani

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Pubblicati i dati del progetto “Potenziamento dei Meccanismi di Risposta e Assistenza ai Migranti Vulnerabili in Tunisia”

Il progetto Oruka ha presentato una serie di richieste FOIA per avere accesso ai dati del progetto, finanziato dal Ministero degli Affari esteri dal 2021 e operato dall’OIM in Tunisia e che dovrebbe terminare nel febbraio del 2025. Il progetto ha due principali obiettivi: 1. “accesso all’assistenza umanitaria a breve termine e alla protezione per i migranti più vulnerabili in Tunisia”; 2. “i migranti bloccati in Tunisia hanno accesso alle soluzioni durevoli, tra cui il rimpatrio volontario assistito”.

Il progetto è attualmente finanziato per un totale di 6 milioni di euro, come stabilito da accordi successivi che hanno ampliato e modificato la struttura del progetto. In particolare, nel corso di due successive modifiche, si è stabilito lo spostamento dei fondi sul secondo obiettivo, ovvero sulle attività di rimpatrio cosiddetto volontario.

I report semestrali inviati da OIM al Ministero degli Esteri, a cui ASGI ha avuto accesso, descrivono una situazione estremamente critica: tra le persone che vengono rimpatriate dalla Tunisia ai paesi di origine vi sono donne provenienti da paesi ad alto rischio di tratta, come la Costa d’Avorio, persone provenienti da paesi in situazioni di conflitto, come il Sudan o il Mali, persone minorenni.

IL PROGETTO E LE SUE MODIFICHE

Il 26 novembre del 2021, il Direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), firmava con l’OIM, un accordo al fine di fornire all’Organizzazione 2 milioni di euro per l’implementazione del progetto che doveva avere una durata del progetto di 24 mesi, dal 1° marzo 2022 al 29 febbraio 2024. Nell’Allegato 1 all’accordo (Project Proposal) vengono dettagliati obiettivi e attività del progetto e l’allocazione delle risorse finanziarie fornite dal Ministero. Obiettivo generale del progetto è il miglioramento della “protezione e l’assistenza dei migranti in situazione di vulnerabilità in Tunisia” e questo obiettivo si concretizza in due “outcome”: 1) “L’accesso all’assistenza umanitaria a breve termine e alla protezione è disponibile per i migranti più vulnerabili in Tunisia.”; 2) “I migranti bloccati hanno accesso a soluzioni durature, compresa l’assistenza per il rimpatrio volontario assistito e la reintegrazione.”

L’Allegato prevede specifici indicatori di risultato e il budget stabilito per il loro raggiungimento. Si stabilisce in 1.100 il “numero di beneficiari che ricevono assistenza diretta e informazioni su soluzioni durature come l’AVRR”  e in 400 il “numero di migranti a cui è fornita assistenza per il rimpatrio dalla Tunisia ai Paesi d’origine o per il ricongiungimento familiare nell’ambito del progetto”. Per l’assistenza al rimpatrio, ovvero per i voli e le altre azioni finalizzate al ritorno, vengono stanziati 740.250 euro, mentre per l’assistenza diretta e per le informazioni vengono stanziati 502.200 euro.

Il progetto subisce due successive modifiche e ampliamenti. La prima, nel dicembre 2022, prevede il “finanziamento aggiuntivo all’OIM per un importo totale di 1.150.000,00 euro”, portando il contributo a un totale di 3.150.000,00”. All’accordo viene allegata una proposta di progetto aggiornata: gli obiettivi generali del progetto non cambiano ma vengono modificati gli indicatori numerici: il numero di migranti che ricevono assistenza per il rimpatrio nei paesi di origine sale a 750. Il budget viene a sua volta modificato prevedendo 557.880 euro per l’assistenza diretta e le informazioni e 1.404.309 euro per l’assistenza al rimpatrio.

Nel giugno del 2023 il progetto viene nuovamente modificato: la durata del progetto viene estesa fino al 28 febbraio 2025, è previsto un finanziamento aggiuntivo all’OIM per un importo totale di 3.000.000,00 euro, portando il contributo a un totale di 6.150.000 euro. Il “numero di beneficiari che ricevono assistenza diretta e informazioni su soluzioni durature come l’AVRR” viene portato a 1400 (un lieve aumento rispetto ai 1100 beneficiari previsti inizialmente) e il “numero di migranti a cui è fornita assistenza per il rimpatrio dalla Tunisia ai Paesi d’origine” viene portato a 1450, a fronte dei 400 beneficiari previsti nel 2021. Le risorse dedicate all’assistenza al rimpatrio divengono così 3.210.396 euro, mentre all’assistenza emergenziale diretta vengono destinati in totale 757.908 euro.

Si tratta di una situazione estremamente simile a quella già osservata in Libia: il rimpatrio cd. volontario assistito è un nodo fondamentale della strategia di esternalizzazione attuata dall’Italia e dall’UE nei paesi nordafricani. A un progressivo rafforzamento delle strutture di controllo e repressione della mobilità, corrisponde un aumento dei programmi di ritorno verso i paesi di origine come strumento di canalizzazione forzata della mobilità.

Per le persone che si trovano in Tunisia, a fronte dell’esplosione del discorso razzista e delle pratiche lesive dei diritti delle persone in movimento, il rimpatrio volontario costituisce l’unica alternativa per sottrarsi alle violazioni subite nel paese, nonostante questo le esponga a nuovi rischi nel paese di origine. A tal proposito il Relatore speciale per i migranti delle Nazioni unite è stato estremamente chiaro nel riconoscere che i rimpatri volontari assistiti sono “una componente centrale delle politiche di gestione della migrazione” ma che “In generale, le condizioni in cui i migranti richiedono un rimpatrio volontario assistito non consentono di qualificare il rimpatrio come volontario, in quanto non soddisfano i requisiti di una decisione pienamente informata, priva di coercizione e sostenuta dalla disponibilità di sufficienti alternative valide” e che ” gli Stati e le altre parti interessate che effettuano rimpatri nell’ambito di un programma di rimpatrio volontario assistito verso Stati non sicuri e in cui i migranti possono subire violazioni dei loro diritti umani fondamentali, possono violare il principio di non respingimento”.

I DATI DEI RIMPATRI

Departures from Tunisia to countries of origin March – August 2022 
Country of  Origin Men Women Boys Girls TOTAL
Côte d’Ivoire 41 37 14 11 103
Guinea 34 39
Democratic  Republic of the  Congo 26 36
Chad 33 33
Sierra Leone 18 30
Gambia 17 17
Morocco 12 17
Nigeria 10 10
Senegal 9
Bangladesh 9
Cameroon 6
Liberia 5
Ghana 4
Mali 3
Congo 3
Egypt 3
Comoros 2
Benin 2
Angola 1
Niger 1
Guinea-Bissau 1
Total 228 67 17 22 334

Departures from Tunisia under the project September 2022 -February 2023
Country of Origin Men Women Boys Girls TOTAL
Côte d’Ivoire 108 94 26 23 251
Chad 65 68
Guinea 31 46
Sudan 46 46
Cameroon 25 29
Egypt 23 25
Democratic Republic of the Congo 11 22
Morocco 10 16
Gambia 14 16
Sierra Leone 12 13
Senegal 8
Mali 8
Liberia 6
Nigeria 5
Ghana 3
Pakistan 3
Congo 2
Jordan 2
Comoros 1
TOTAL 374 122 38 36 570

 

Departures from Tunisia under the project March 2023 – August 2023
Country of Origin Boys Girls Men Women TOTAL
Chad 74 75
Congo 6
Democratic Republic of the Congo  43 18 64
Côte D’ivoire 12 19 54 62 147
Egypt 10
Guinea 122 128
Liberia 3
Morocco 4
Senegal 5
Sierra Leone 4
TOTAL18 24 316 88 446

Departures from Tunisia under the project September 2023 -February 2024
Country of Origin Men Women Boys Girls TOTAL
Congo 1
Democratic Republic of  Congo 20 15 45
Côte d’Ivoire 22 15 41
Ghana 2
Morocco 2
Total 47 30 91

Si pubblicano di seguito i documenti ottenuti da ASGI attraverso richieste FOIA.

Project proposal e intese tecniche

Report semestrali