La segnalazione di ASGI sul concetto di sparizioni di breve periodo

Nel mese di settembre del 2023 il Comitato Onu sulle sparizioni Forzate (CED) e il Gruppo di lavoro sulle scomparse involontarie e forzate delle Nazioni Unite (WGEID) si incontreranno, nel corso della 23ma sessione del Comitato, per elaborare una dichiarazione congiunta sul concetto di “sparizione forzata di breve periodo”. 

Il lavoro di concettualizzazione della fattispecie di sparizione di breve periodo è in fase di elaborazione da diversi anni, anche tramite studi elaborati da diversi Meccanismi del Consiglio dei Diritti Umani (OHCHR), i quali sono concordi nell’affermare che “ogni situazione di privazione della libertà tenuta segreta è qualificabile come sparizione forzata”.

il CED esaminando il caso Yrusta c. Argentina nel marzo del 2016 ha delineato il concetto di sparizione forzata “slegandola” da una prolungata situazione di fatto a fronte di altri elementi costitutivi ben precisi. In particolare, infatti, “affinché si possa parlare di sparizione forzata, la privazione della libertà deve essere seguita dal rifiuto di riconoscere che una azione di privazione della libertà sia in atto o dall’occultamento di informazioni circa la sorte o l’ubicazione della persona, ponendo di fatto la persona al di fuori della protezione della legge, indipendentemente dalla durata della privazione della libertà o del rifiuto di fornire informazioni”.

Contestualmente anche il WGEID ha affrontato il tema delle sparizioni forzate di breve periodo e, all’interno del Report Annuale del 2015 ha espresso profonda preoccupazione rispetto al fenomeno, ribadendo che non è sufficiente che vi sia una durata minima di privazione della libertà e che le informazioni con i familiari debbano sempre essere condivise. 

Al fine di rendere la discussione tra i due organismi più ricca di spunti concreti, le due istituzioni hanno proposto una “call for inputs” chiedendo a associazioni di terzo settore, ONG e Istituzioni nazionali di tutela dei diritti umani di contribuire a questo lavoro di concettualizzazione della fattispecie, attraverso un contributo, anche di natura esperienziale, utile ad ad individuare le situazioni che possano essere ricondotte al concetto di sparizione di breve periodo, specificando in particolare:

  • in quali ambiti le sparizioni di breve periodo abbiano luogo;
  • quali siano le disposizioni normative o le pratiche amministrative che in qualche modo facilitano l’istituzionalizzazione di situazioni di scomparse di breve periodo e quali gli strumenti normativi di contrasto;
  • quali sono le principali questioni procedurali che possono sorgere per le autorità nazionali per il CED e il WGEID quando si tratta di scomparse di breve periodo.

Il progetto Medea di ASGI, in collaborazione con diversi soci interessati ed il supporto di Luca Gervasoni, ha quindi deciso di rispondere alla call for inputs inviando un report a CED e WGEID finalizzato a porre l’attenzione su alcuni casi potenzialmente riconducibili alla fattispecie di sparizione forzata di breve periodo.

In particolare è stato ritenuto utile concentrarsi su episodi connessi all’accesso al territorio dello Stato, alle riammissioni e ai procedimenti di espulsione, nonchè al trattenimento del cittadino straniero sia all’interno degli hotspot e dei CPR, sia nei cd. “luoghi idonei”, oltre che su alcuni profili del trattenimento detentivo a seguito di azione penale.

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