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Corte d’Appello Catania, Decisione del 27 settembre 2021

Il provvedimento del Giudice di Catania riguarda una richiesta di liquidazione dell’indennità per l’irragionevole durata del giudizio, di cui all’art. 2-bis della legge “Pinto” (legge n. 89 del 24.3.2001) in un caso di ricorso in materia dello status di rifugiato durato complessivamente 4 anni, 2 mesi e 20 giorni. Il Giudice rileva che il Legislatore “ha impresso al processo un’impronta ... Leggi tutto

Tribunale Ordinario di Roma, decreto del 7 aprile 2020, n. 17275

La decisione di esimersi dal ricevere/formalizzare la domanda di asilo per il solo fatto che la Commissione Territoriale di riferimento ha sospeso temporaneamente le audizioni non appare condivisibile laddove la mancata/ritardata formalizzazione impedisce per oltre un mese al nucleo familiare di accedere al sistema di accoglienza di cui alla legge n. 142/2015, in presenza di tre figli minori. Sussistendo il periculum in mora richiesto dall’art. 700 c.p.c, il Tribunale ordinario di Roma ordina alla questura di formalizzare entro 6 giorni dalla pubblicazione del provvedimento la richiesta di protezione internazionale.

Giudice di pace di Roma, decreto 21.2.2017

A fronte di un decreto di espulsione per omessa richiesta di rilascio del permesso di soggiorno a carico di persona sedicente minorenne ma ritenuta maggiorenne, il giudice adito, invece di valutare la correttezza dell’accertamento dell’età, ha annullato il decreto opposto in considerazione di altri elementi sopravvenuti, in particolare il riconoscimento della protezione umanitaria da parte della CT che, di per ... Leggi tutto

Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale di Salerno: decisione del 29 ottobre 2015

E’ stato riconosciuto lo status di rifugiata – per appartenenza ad un determinato gruppo sociale ex art. 1, lett. a) della Convenzione di Ginevra ad una donna vittima di tratta internazionale a scopo di sfruttamento sessuale in ragione della narrazione in audizione estremamente dettagliata, circostanziata e pertanto credibile.

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 31 marzo 2009, n. 3559

Il diniego alla regolarizzazione dello straniero irregolare di cui alla legge n. 222/02 è un atto dovuto in presenza di segnalazione del nominativo dello straniero nell’elenco SIS (Sistema Informativo Schengen) e l’amministrazione non è tenuta a verificare le regioni che hanno dato luogo all’iscrizione nel SIS. Questo in ragione dell’univoco dettato letterale dell’art. 1 c. 8 del D.L. 9.9.2002, n. ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 10 febbraio 2009, n. 2543

Ai fini della legalizzazione del lavoro irregolare di cittadini extracomunitari, il conseguimento del beneficio della riabilitazione da parte di cittadino straniero precedentemente condannato, così come l’estinzione del reato nei termini di legge in caso di applicazione di pena su richiesta delle parti ai sensi dell’art. 445 c.p.p., costituscono circostanze che escludono l’operatività del divieto di regolarizzazione del rapporto di lavoro dello straniero ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 27 gennaio 2009, n. 1710

Conformandosi all’orientamento della Corte Costituzionale (sentenza n. 198 del 2003), il Consiglio di Stato ha deciso in linea con il principio per il quale l’art 32 del d.lgs. 286/98 (che consente il rilascio di un permesso di soggiorno al compimento della maggiore età, soltanto allo straniero nei cui confronti siano state applicate le disposizioni di cui all’art.31, commi 1 e 2, stesso ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 9 gennaio 2009, n. 1402

In materia di riconoscimento dello status di rifugiato politico, il Consiglio di Stato (la causa era stata introdotta prima dell’entrata in vigore della legge 6.3.1998, n. 40 in base al quale si è attribuita la giurisdizione del giudice ordinario) ha ribadito che, anche in mancanza di azioni persecutorie riconducibili al Governo di un Paese, la sussistenza di gravi e conosciuti ... Leggi tutto

Corte di Cassazione Civile, sezione VI-1 del 25/2/2013, n. 4230/2013

In caso di diniego di riconoscimento, da parte della Commissione territoriale competente, dello “status” di rifugiato, che non venga impugnata dal richiedente, l’opposizione all’espulsione proposta ai sensi dell’art. 19, primo comma, del d.lg. n. 286 del 1998, deve fondarsi su ragioni umanitarie nuove o diverse da quelle che hanno formato oggetto del procedimento relative alla domanda di protezione internazionale. La ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 22 novembre 2010, n. 8120

Secondo il Consiglio di Stato, ad un cittadino straniero, in attesa di conclusione della regolarizzazione in Italia, va garantita la continuità della pratica di emersione anche se rientra nel proprio Paese a causa di necessarie cure mediche.Secondo i giudici la situazione si colloca in un’area di eccezionalità e va percio’ evitato che la sua situazione possa risolversi in un danno ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione del 2 febbraio 2010, n. 1478

Il Consiglio di Stato ha affermato l’illegittimità del provvedimento di diniego alla conversione del permesso di soggiorno per affidamento-minore età in permesso di soggiorno per motivi di lavoro nei confronti di un cittadino straniero al compimento della sua maggiore età dopo che questi che era giunto minorenne in Italia ed era stato affidato al fratello e alla cognata, cittadini stranieri ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, sezione sesta, decisione 19 gennaio 2010, n. 1480

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da un cittadino straniero che si era visto negare il rinnovo del permesso di soggiorno dalla questura di Reggio Emilia a seguito dell’arresto per il reato di rissa e della successiva apertura di un procedimento giudiziario a suo carico, poi peraltro conclusosi con l’assoluzione. Secondo il Consiglio di Stato, il provvedimento ... Leggi tutto

Consiglio di Stato, decisione del 11 dicembre 2009, n. 182, d.d. 19 gennaio 2010

Il Consiglio di Stato ribadisce la propria linea interpretativa, secondo la quale i minori stranieri affidati di fatto ad un parente entro il quarto grado, ai sensi dell’art. 9 della legge n. 184/83, dunque anche senza un provvedimento amministrativo o giudiziario che lo disponga, possono convertire il loro permesso di soggiorno al raggiungimento della maggiore età, anche in assenza di ... Leggi tutto

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